Quando:
Data - 15/11/2025 - 30/11/2025
Ora - 10:00 - 18:00
Se guardo il principio e la fine del percorso della mostra, ci sono due quadri, già meravigliosi per sé stessi, che sigillano in una doppia immagine questo tendersi della bellezza da un punto a un altro punto. L’esposizione comincerà con una delle strepitose versioni degli Ocean Parks di Richard Diebenkorn, il numero 32 del 1970, nella sua assoluta e insieme atmosferica composizione fatta di giallo e azzurro. Come fosse quel giallo una sabbia davanti all’azzurro infinito dell’oceano Pacifico. La compattezza del cielo e della terra, nel loro pulsare all’unisono.
E quasi un secolo prima, dall’altra parte del grande mare, a diecimila chilometri di distanza, un pittore aveva concluso la sua vita tuffandosi in un giallo diverso, l’immenso dei campi di grano a Auvers-sur-Oise, nel nord della Francia. Sotto l’azzurro di un cielo in cui si diffondeva il suono bianco di nuvole aggrovigliate. Vincent van Gogh, pochi giorni prima di morire, alla fine di luglio del 1890, ha dipinto il quadro struggente che sta a Toledo, e che si vedrà a Treviso.
Una delle ultimissime sue testimonianze di vita, con il falciatore che taglia il grano, attonito dentro quel vasto confine, e i primi covoni che sono ancoraggi per chi si perde dentro quel mare: “Per quanto mi riguarda, sono completamente immerso nella vasta natura con i campi di grano contro le colline, ampia come un mare, tutto sotto un cielo di un azzurro delicato e toni bianchi”. Fino a dichiararsi, nella stessa lettera a due settimane dallo sparo conclusivo, “preso da un sentimento che mi fa dipingere tutto ciò”.